Nuovo Monumento al “Monte do Gozo”
“Monte do Gozo” avrà un itinerario dedicato a Giovanni Paolo II pronto per la possibile visita estiva di Papa Francesco.
La Xunta intraprenderà la fase finale del rimodellamento del “Monte do Gozo” con un itinerario dedicato a Giovanni Paolo II che inizierà da una croce situata nel Paseo de las Tullas e passerà attraverso esso, senza tralasciare di vedere Santiago de Compostela e le Torri della Cattedrale, integrando i bronzi commemorativi della visita del papa “viaggiatore”. Si concluderà avvicinandosi al centro religioso costruito 33 anni fa dal governo regionale. Questo è stato confermato a Europa Press da fonti del governo regionale, prevedendo che l’intero intervento sia completato prima della prevista (anche se non ancora confermata ufficialmente), visita estiva di Papa Francesco.
Secondo lo stesso Pontefice, nell’incontro a cui ha partecipato il presidente galiziano, Alberto Núñez Feijóo, gli ha promesso di pensare alla possibilità di recarsi nella capitale galiziana nell’estate del 2022. Sarebbe il secondo anno di Xacobeo che, nel contesto della pandemia, la Chiesa ha autorizzato a prolungare, e la cornice ideale sarebbe il finale del pellegrinaggio europeo dei giovani che si conclude il 6 e 7 agosto. Se la visita di Papa Francesco fosse confermata, avrebbe l’opportunità di visitare Monte do Gozo proprio come fece Giovanni Paolo II nell’agosto 1989 quando iniziò la sua visita in Spagna nella capitale galiziana e lanciò un messaggio europeista da questa enclave circondata da migliaia di giovani, nel quadro dell’incontro mondiale con la gioventù, dando anche un’importante proiezione internazionale alla Comunità. Come risultato di questa visita, fu costruito un monumento a Papa Giovanni Paolo II, ma alcuni mesi fa, in linea con il piano di rivitalizzazione di Monte do Gozo, la Xunta ha deciso di rimuovere il monumento a causa del “suo deterioramento irreversibile”, un passo che non è stato senza polemiche e che ha incontrato la reazione di gruppi come “l’Associazione degli avvocati cristiani”.
Il piano presentato dal governo autonomo era quello di lavorare su uno spazio “simbolico” che ora diventerà realtà con la progettazione di questo percorso, che comprende i bronzi che commemorano la visita del Papa “Viaggiatore”.
AMPIA RELAZIONE DEI PAPI CON COMPOSTELA
La relazione tra i Papi e Compostela è molto estesa e risale al XII secolo sotto l’arcivescovado di Diego Xelmírez. Fu Leone XIII con la bolla “Deus Omnipotens” che, accreditando il ritrovamento dei resti nascosti di San Giacomo, fece rivivere il pellegrinaggio a Compostela. Il Cardinale Roncalli, che sarebbe poi diventato il celebre Giovanni XXIII, fece un pellegrinaggio all’Apostolo e i Papi successivi parlarono sempre di Santiago e della dimensione cristiana ed ecumenica del pellegrinaggio.
Nel 1982, Giovanni Paolo II intraprese il pellegrinaggio da Roma a Compostela, così strettamente legato nella storia insieme a Gerusalemme come i grandi centri di pellegrinaggio della cristianità. Sempre nel 1989, lanciò il messaggio dell’europeismo del Cammino in occasione dell’Incontro Mondiale della Gioventù, in un momento in cui le istituzioni europee lo stavano impostando come un modo per collegare paesi e popoli, armonizzando le differenze culturali. La visita e il messaggio rafforzarono il ruolo della capitale galiziana e la promozione internazionale della Galizia legata allo Xacobeo, e la Xunta fece diversi investimenti per incorporare il Monte do Gozo al patrimonio pubblico, così come per sviluppare il Monte do Gozo stesso.
Lo fece in tre settori differenti: la cima stessa e i suoi dintorni, una struttura di accoglienza e una zona di espansione culturale e di svago, collegati da una nuova strada, e la costruzione di un centro religioso come principale omaggio alla visita Papale. Nel 2010, Papa Benedetto XVI ha evocato il pellegrinaggio dalla Praza do Obradoiro, sottolineando i valori spirituali del Camino nel senso più ampio, aprendolo a una comunità di fede, cultura e convivenza attraverso il silenzio individuale e la comunicazione tra i pellegrini. In vari punti della città ci sono statue che commemorano le visite dei due precedenti Pontefici.
RIVITALIZZAZIONE DEL MONTE DO GOZO
Con la premessa di migliorare il paesaggio durante la discesa del “Camino Francés” verso la città, la Xunta sta lavorando per completare il recupero topografico del “Mons Gaudii” per permettere la vista diretta delle Torri della Cattedrale e per promuovere, nel suo insieme, un ampio luogo di riflessione individuale e collettiva per i pellegrini. Questa circostanza ha reso necessario lo smantellamento del Monumento commemorativo, che era recintato a causa del suo avanzato stato di rovina, fatto che ha reso la sua ricostruzione “impraticabile”, secondo l’amministrazione regionale, di fronte alla controversia sollevata.
A quel tempo, il terreno situato dietro la Cappella di San Marcos, un luogo “Xelmiriano” di singolare significato per la parrocchia di Bando san Marcos, fu espropriato e il traffico circostante fu risistemato. Il passo successivo, culminerà nella firma di un accordo per l’uso del sito al fine di mantenere gli obiettivi inerenti alla tradizione secolare. In questo scenario, il governo regionale ha sostenuto che, nonostante la rimozione del monumento, nella fase finale di rivitalizzazione in cui sta lavorando, ha cercato un progetto (definito dall’itinerario), in cui gli elementi recuperati del monumento commemorativo, che ricorda la visita di Giovanni Paolo II e il Centro Europeo di Pellegrinaggio avranno sempre “un ruolo determinante”.
Adattamento e libera traduzione: Mauro Sala