La Rotta Jacobea della Translatio
MARÍA SALGADO / traduzione: MARCOS RANDULFE 02 jun 2023
La Rotta Jacobea della “Translatio”, l’unica Via Crucis marittima/fluviale del mondo.
Ovvero: la “Variante Espiritual” del Camino Portugués
Il Camino de Santiago via mare passa accanto a 17 croci di pietra, situate nella Ria de Arousa e sulle rive dell’Ulla, che indicano il percorso seguito dalla barca che trasportava i resti dell’apostolo Santiago.
I pellegrini più esperti, oltre a camminare, navigano. Percorrono la rotta Jacobea del Mare di Arousa e del fiume Ulla, nota come “Traslatio”, passando accanto l’isola di Cortegada, zattere di cozze, le Torri occidentali di Catoira e 17 croci di pietra che compongono l’unica Via Crucis marittima/fluviale nel mondo, sbarcano al porto di Pontecesures, per poi riprendere a piedi il Camino portoghese. Una traversata memorabile che diventa uno di quei momenti unici che si raccontano e rivivono quando si arriva a casa.
Questa via d’acqua, ancora poco conosciuta e percorsa, ricorda, come indica il nome, il trasporto in barca delle spoglie mortali dell’apostolo Santiago da Giaffa, in Palestina, a Iria Flavia, nell’attuale località di Padrón, nel I sec. Si può partire da O Grove o da Ribeira, che sono i due porti situati all’ingresso dell’estuario, ma la maggior parte dei pellegrini proviene dalla “Variante Espiritual” del Cammino Portoghese che, passando a piedi per i monasteri di Poio e Armenteira, si dirigono verso Vilanova de Arousa Da lì ci sono battelli turistici che fanno il viaggio di 16 miglia nautiche fino a Pontecesures, che impiega un’ora e mezza. “Siamo operativi regolarmente tutti i giorni dall’inizio di aprile fino al 10 novembre, anche con un solo pellegrino a bordo. Il resto dell’anno lavoriamo su prenotazione e con un minimo di passeggeri“, spiega Santiago Domínguez , capitano e guida della Barca del Peregrino, sottolineando che la maggior parte dei suoi passeggeri sono spagnoli e portoghesi, sebbene vi siano anche pellegrini provenienti dai luoghi più lontani del mondo. Le 17 croci di pietra che segnano questo percorso sono di linee tradizionali e sono ancorate in fondo all’estuario dell’Arousa e su entrambe le sponde dell’Ulla. Due di loro sono in riva al mare e cinque sono nei porti. I primi due si trovano sull’isolotto di Malveira Grande e sulla punta settentrionale dell’isola di Cortegada, che fanno parte del Parco Nazionale delle Isole Atlantiche e annunciano la foce dell’Ulla. Al largo di Punta Patiño, nel comune di Rianxo, è possibile vedere un Calvario, tre croci raggruppate, una delle immagini più belle di questa Via Crucis.
Risalendo il fiume fino a Catoira, compaiono le spettacolari Torres do Oeste, testimoni delle invasioni normanne e saracene di mille anni fa, e i Drakkar affondati, in attesa del Pellegrinaggio vichingo, che si celebra la prima domenica di agosto. Dal ponte della barca è possibile osservare le Brañas de Laíño, zona umida protetta di Dodro, e la spiaggia fluviale di Vilarello, a Valga. Un’ultimo Cruceiro annuncia l’arrivo al porto di Pontecesures, da dove i pellegrini devono camminare fino a Padrón per poi riprendere il Camino portoghese, passando per Picaraña, Faramello e Ames fino a Compostela. Ci sono 25 chilometri di cammino che si possono fare in un giorno.
Questo percorso marittimo è stato fondato da José Luis Sánchez-Agustino, dopo la sua presentazione all’Assemblea provinciale del turismo di A Toxa nel 1963, e dichiarato di interesse culturale dalla Xunta nel 1999. Attualmente, 18 comuni costituiscono il patrocinio della “Rota Jacobeia do Mar de Arousa e Ulla”, che fornisce persino un Carnet di navigazione da timbrare nei porti.
La Rotta Letteraria
Questa fondazione promuove anche un itinerario letterario lungo le rive di questo territorio, molto fertile di poeti e romanzieri come Camilo José Cela, Rosalía de Castro, Ramón María del Valle-Inclán e Alfonso D. Rodríguez Castelao. La Fondazione Camilo José Cela ha sede a Iria Flavia, a Padrón. Nel 1990 lo stesso Cela ha donato il suo lascito letterario e artistico con l’intento di conservarlo integro e avere la più ampia diffusione. Sempre a Padrón, il viaggiatore può visitare la Casa Museu Rosalía de Castro, a Casa da Matança, dove la scrittrice visse con il marito e i figli e dove morì nel 1837, circondata da uno spazio verde che all’epoca era un orto e oggi è una ricreazione di un giardino dell’epoca. A Vilanova de Arousa si trova il museo dedicato a Valle Inclán e dove si possono trovare raccolte bibliografiche e documentarie. Nello stesso estuario, a Rianxo, il pellegrino può visitare la casa di Castelao, acquistata dal padre dello scrittore al suo ritorno dall’emigrazione. Nella stessa via si trovano anche le case dei letterati Manuel Antonio e Rafael Dieste.
La Rotta vichinga
La Traslatio o Rotta Jacobea del Mare di Arousa e del Fiume Ulla coincide in gran parte con la rotta intrapresa dai Vichinghi nelle loro incursioni per saccheggiare Iria Flavia e Compostela, infatti il sindaco di questa storica cittadina, Alberto García , che ha appena presentato a A Coruña la notizia del “Pellegrinaggio Vichingo 2023”, dichiarato di interesse turistico internazionale, assicura che “La mia intenzione è quella di promuovere questo percorso che fu utilizzato sia dai Saraceni che dai Vichinghi, e di arrivo delle spoglie dell’Apostolo , perché è ancora poco conosciuto. E’ possibile navigare fino a Pontecesures e godersi le due sponde dell’Ulla e poi camminare fino a Santiago”. A Catoira, i pellegrini possono visitare il Centro di Interpretazione di Torres do Oeste e recarsi al Miradouro Rota Jacobeia, da dove possono contemplare la foce dell’Ulla nella Ria de Arousa e l’unica Via Crucis marittima/fluviale del mondo. Un percorso ancora minoritario che è allo stesso tempo percorso Jacobeo, letterario e vichingo.
Adattamento e libera traduzione Mauro Sala